Autocertificazione per i primi tre giorni di malattia

Autonomia per i piccoli malori

Proposta di legge già da luglio 2017,
un'opportunità per migliorare la propria vita?


Tempo fa mi sono imbattuto in una notizia che avevo frettolosamente etichettato come "geniale".

Oggi ripescandola mi sono dovuto ricredere (come al solito).

Di che parliamo?
Della proposta di legge che permetterà di auto certificare i primi tre giorni di malattia.

Il caso di sempre

Una mattina ti svegli con un forte mal di testa e inizi a girare per casa mettendo a fuoco che sarà impossibile andare a lavoro.
Avvisiamo al lavoro che stiamo male e contattiamo subito il medico.
Certificato medico, pillola, riposo: trafila nota.


Un altro caso

Una mattina ti svegli e pensi tra te e te che non vuoi andare in ufficio.
Avvisiamo al lavoro che abbiamo mal di testa e contattiamo subito il medico.
Certificato medico, pillola, giornata di ozio a casa.

Che vogliamo dire?

Per i piccoli malanni non credo abbia senso l'applicazione delle regole tradizionali (e formali).
Il caso che ho riportato parla chiaro.
In questi casi il controllo del medico fiscale è del tutto inutile.
A tale scopo, perché non lasciare libera la persona di auto certificare l'assenza dal lavoro?
Non sarebbe più appagante per tutti?
L'ammalato non dovrebbe stressare il medico per malesseri di questo tipo (facendo concentrare il medico su problemi importanti).
L'azienda riceverebbe un semplice modulo firmato al termine della malattia (la giustificazione).
Nessun medico fiscale sarebbe disturbato salvo qualche controllo casuale di tanto in tanto.


Perché racconto questa storia

Io sono un lavoratore dipendente da sempre. 
Personalmente mi assento veramente poco per ragioni di salute e le mie assenze mediamente durano un giorno.
In tanti anni di lavoro non mi è mai capitato di assentarmi dal lavoro fingendomi ammalato. 
Sono fermamente convinto che, trattando una persona con serietà, si comporterà sempre con serietà. 
Al contrario, gli assenteisti cronici troveranno sempre il modo per fare i furbetti.
Detto questo, leggendo la notizia mi ero rinfrancato: finalmente, ho pensato, le cose vanno verso la giusta direzione!

Poi l'incantesimo è svanito

Per assemblare quest'articolo ho aperto la notizia leggendola con attenzione.
La proposta mira solo ad esonerare dalle responsabilità il medico per i primi tre giorni di malattia dell'assistito.
Cambia veramente poco per l'ammalato che comunque dovrà interfacciarsi con il medico e con l'azienda. L'unica differenza consiste nel fatto che la persona auto certificherà al medico il malanno senza la necessità di farsi materialmente controllare (quello che attualmente accade di prassi).
Insomma, speravo in un cambiamento epocale e invece...amen!


Saluti e alla prossima, il tuo blogger preferito, Salvo Maugeri

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